IMPARIAMO AD INVESTIRE

TIPOLOGIE DI RISCHIO E METODI PER GOVERNARLO

Introduzione

Il rischio finanziario è la probabilità di subire una perdita o un rendimento inferiore a quello atteso a causa di eventi imprevisti o sfavorevoli che influenzano il valore di un investimento. Il rischio finanziario può essere di diversi tipi, a seconda della fonte di incertezza o di volatilità che lo genera. In questo articolo andremo ad esplorare le tipologie di rischio più comuni nel mondo finanziario cercando di comprenderne le loro caratteristiche.

Rischio emittente o Rischio Specifico

Il rischio di credito è una delle tipologie di rischio più rilevanti e spesso trascurate dagli investitori. Esso riflette la capacità finanziaria di un emittente di onorare i propri impegni, come il pagamento degli interessi o il rimborso del capitale, nei confronti dei prestatori. Se l’emittente non è in grado di farlo, si dice che sia insolvente.

Per valutare il rischio di credito di un emittente, si possono utilizzare i rating, ovvero le classificazioni assegnate da agenzie indipendenti come S&P, Moody’s e Fitch. Queste agenzie esaminano diversi fattori, come la solidità patrimoniale, la redditività, il flusso di cassa, il settore di attività e le prospettive future dell’emittente. Il rating è espresso con una combinazione di lettere e simboli, che indicano il grado di affidabilità dell’emittente. Il grafico che segue mostra le principali scale di rating utilizzate dalle tre agenzie, in ordine decrescente per qualità. Si va dalla “AAA” (emittente con grado di affidabilità massima) alla “D” (emittente in stato di fallimento).

Il caso Lehman Brothers ci insegna che le valutazioni degli emittenti possono talvolta non essere completamente attendibili ed esaustive. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione quando ci si affida a queste valutazioni.

Il rischio emittente è direttamente proporzionale all’entità della cedola staccata dall’obbligazione e aumenta ulteriormente se tale cedola si discosta notevolmente dai tassi di riferimento delle banche centrali. Anche se potrebbe sembrare ovvio, è prudente diffidare dei titoli con queste caratteristiche.

Eventi come quelli accaduti ai titoli di Stato argentini, a Lehman Brothers (una delle principali banche d’affari al tempo), e a certe obbligazioni emesse da alcune banche italiane o estere, dimostrano l’importanza di agire con cautela. In questi casi, le conseguenze possono essere gravi, portando alla perdita totale della liquidità investita. Di conseguenza, l’apprendimento delle giuste precauzioni nell’investimento è essenziale.

Per mitigare il rischio di insolvenza, o rischio specifico, si può costruire un portafoglio altamente diversificato con Fondi Comuni di Investimento e gli ETF strumenti ottimali a questo scopo.

Invito infine alla lettura di un mio articolo 2018, in cui analizzo le norme giuridiche che regolano i fondi comuni (Sicav ed SGR). In tale articolo, evidenzio come questi strumenti, grazie alla loro elevata diversificazione interna, proteggano completamente l’investitore dal rischio emittente, un aspetto spesso trascurato nel dialogo pubblico sui rischi dell’investimento.

Rischio di mercato o sistematico

Chiamato anche rischio generico o non diversificabile in quanto non eliminabile. In ordine di importanza viene subito dopo il rischio emittente e consiste nel legame tra lo strumento finanziario oggetto dell’investimento e il mercato ad esso associato.

Per meglio dire esiste una diretta correlazione tra il valore ( o prezzo) degli investimenti e le oscillazioni dei Mercati, i quali a loro volta sono influenzati da diversi fattori quali eventi geopolitici ,macro econominci o sociali.

In questo caso l’altra regola da seguire è quella di avere un orizzonte temporale ben definito e soprattutto rispettarlo!

Le statistiche dimostrano regolarmente come il tempo sia il nostro miglior alleato e che il rischio in conto capitale si annulla con il passare degli anni. Nella slide che segue, redatta qualche tempo fa dal sole 24ore (fonte CapitalGroup su dati MSCI) vengono mostrate le 5 maggiori flessioni dei mercati finanziari e quello che è accaduto negl’anni successivi.

Dopo 5 anni in tutte le crisi prese in esame, l’indice Msci All Country World rappresentativo del mercato azionario mondiale, ha registrato rendimenti medi annui che vanno da un +3,7% ad un + 22,7% ,dunque, risultati positivi e ampiamente soddisfacenti.

Tuttavia è di fondamentale importanza tenere a mente alcuni elementi imprescindibili e utili all’ottenimento dei risultati sopra menzionati:

  • È opportuno mitigare e ridurre la volatilità dell’investimento grazie all’implementazione della strategia dei Piani di Accumulo
  • È molto utile ragionare per obiettivi, associando ad un ognuno di essi un progetto di investimento

Rischio valutario o di “cambio”

La terza tipologia di rischio associata agli investimenti che merita di essere menzionata è quella legata all’aspetto valutario, cioè alla denominazione con cui è emesso lo strumento che viene utilizzato.

Sul mercato infatti è possibile acquistare un’attività finanziaria, non solo nella valuta locale (nel nostro caso l’euro) ma anche in divise di altri paesi. In questi casi, oltre ai già citati rischi, dobbiamo considerare anche quello legato all’eventuale variazione della valuta in cui è denominato lo strumento.

Anche in questo caso, il tempo corre in nostro aiuto, poiché la variabile legata all’oscillazione delle divise tende a neutralizzarsi nel medio-lungo periodo, diversamente da quello che accade nel breve termine nel quale le dinamiche dei mercati rendono l’investimento particolarmente sensibile all’evoluzione del cambio.

conclusioni

Abbiamo visto ancora una volta come il tema della consapevolezza sia determinante e risolutivo nel campo degli investimenti. Il rischio legato a un portafoglio diventa un ostacolo facilmente superabile se si acquisiscono alcuni concetti che sono alla base per un corretto approccio alla gestione dei nostri risparmi. Inoltre, il problema legato alla nostra emotività, al quale ho dedicato un articolo nel mio blog, ha un’enorme importanza a cui dobbiamo cercare di far fronte per mantenere un atteggiamento equilibrato e razionale.

Silvio Venieri

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