IMPARIAMO AD INVESTIRE

EDUCAZIONE FINANZIARIA E PIANIFICAZIONE

Quando ci accingiamo a costruire o ristrutturare un portafoglio finanziario, la prima cosa che dobbiamo chiederci è: “Per quale scopo dovrà essere impiegato il capitale investito? E soprattutto, entro quanto tempo?” La vita è un percorso in cui le esigenze cambiano con noi! La costruzione di un portafoglio finanziario deve tenere conto dell’evoluzione delle nostre necessità.

Investire non è solo scegliere i prodotti finanziari più adatti ai nostri obiettivi e ai nostri bisogni. Investire è anche un’arte, che richiede di progettare e dare forma ai nostri sogni: acquistare una casa, cambiare l’auto, l’università per i figli o preoccuparsi per la vecchiaia.

Per realizzare i nostri sogni, dobbiamo pianificare in modo corretto la gestione dei nostri risparmi. Ma come fare? La risposta arriva dalla finanza comportamentale, che ci aiuta a essere coerenti e razionali nelle nostre decisioni di investimento. La finanza comportamentale studia come le emozioni, le credenze e i pregiudizi influenzano il nostro comportamento finanziario, e ci fornisce degli strumenti per evitarne gli effetti negativi.

Con gli anni non cambia solo il nostro aspetto fisico ma anche tutto ciò che consideriamo imprescindibile. Iniziamo a risparmiare, ad esempio, per poterci permettere qualcosa che abbiamo sempre sognato, per la famiglia o per garantirci una vita tranquilla con il trascorrere degli anni.

Gli obiettivi finanziari per investire dipendono da diversi fattori, che dobbiamo analizzare con attenzione:

  • L’età: l’età influisce sul nostro orizzonte temporale, sul nostro profilo di rischio e sulle nostre aspettative di vita. In generale, più siamo giovani più possiamo investire in prodotti a lungo termine e con maggiore rischio-rendimento. Con l’avvicinarsi della pensione, invece, dobbiamo privilegiare prodotti a breve termine e con minore rischio-rendimento.
  • L’occupazione: l’occupazione influisce sul nostro livello di reddito e di spesa, e sulla nostra stabilità economica. In generale, più il nostro reddito è alto e stabile più possiamo investire in prodotti con maggiore rischio-rendimento. Se il nostro reddito è basso o incerto, invece, dobbiamo privilegiare prodotti con minore rischio-rendimento e con maggiore liquidità.
  • La posizione sociale: la posizione sociale influisce sulle nostre abitudini di consumo e sulle nostre aspirazioni. In generale, più la nostra posizione sociale è elevata più possiamo investire in prodotti con maggiore rendimento e con maggiore prestigio. Se la nostra posizione sociale è insoddisfacente, invece, dobbiamo privilegiare prodotti con minore rendimento e con maggiore sicurezza.
  • Lo stile di vita: lo stile di vita influisce sulle nostre preferenze e sulle nostre scelte di investimento. In generale, più il nostro stile di vita è dinamico e avventuroso più possiamo investire in prodotti innovativi e diversificati. Se il nostro stile di vita è tranquillo e conservatore, invece, dobbiamo privilegiare prodotti tradizionali e omogenei.
  • Le caratteristiche personali: le caratteristiche personali influiscono sulla nostra personalità e sul nostro atteggiamento verso il denaro. In generale, più siamo ottimisti e fiduciosi più possiamo investire in prodotti con maggiore rischio-rendimento. Se siamo pessimisti e diffidenti, invece, dobbiamo privilegiare prodotti con minore rischio-rendimento e con maggiore protezione.

I compartimenti stagni

Un errore comune che si può commettere è quello di gestire ogni rapporto bancario in modo isolato. Se avete distribuito i vostri risparmi in più di una banca o consulente finanziario, dovete considerarli come un unico portafoglio quando fate delle scelte di investimento o quando valutate se intervenire o meno. In questo modo, con l’aiuto del vostro consulente, potrete valutare meglio l’esposizione ai vari settori, il rischio assunto, il rendimento atteso e altri aspetti.

Eviterete anche il rischio di sottoscrivere lo stesso prodotto più volte per la stessa esigenza o di avere un portafoglio sbilanciato e non coerente con il vostro profilo di investitore.

Oggi esistono strumenti di analisi e diagnosi che vi possono aiutare a raggiungere questi obiettivi e che sono indispensabili per una corretta gestione dei vostri risparmi.

Il tempo e i nostri obiettivi

La slide successiva illustra chiaramente le conseguenze di una pianificazione finanziaria inadeguata.

Spesso, per mancanza di una corretta analisi dei bisogni, si commette l’errore di scegliere un investimento con caratteristiche incompatibili con l’orizzonte temporale dell’obiettivo. Ad esempio, si investe in prodotti di lungo periodo per soddisfare esigenze di breve periodo, o viceversa.

Questo comporta dei rischi e delle opportunità perdute. Se si è troppo prudenti per un obiettivo di lungo periodo, si rinuncia a potenziali guadagni. Se si è troppo spregiudicati per un obiettivo di breve periodo, si rischia di consolidare delle perdite.

I risultati che ne derivano sono insoddisfazione e perdita di fiducia nel sistema finanziario.


La pianificazione finanziaria basata sui bisogni è un processo che parte dalle vere esigenze personali e mira a ottimizzare il risultato finanziario in funzione dello scopo da raggiungere.

Le regole da seguire

Queste sono alcune regole utili per gestire i tuoi risparmi in modo efficace:

  • Mantieni la calma e la lucidità: i ribassi sono fisiologici e non devono spaventarti.
  • Non disinvestire nel pieno di un mercato in calo: potresti perdere l’occasione di recuperare quando il mercato risale.
  • I mercati nel lungo termine risalgono sempre: non farti prendere dal panico quando scendono, ma pensa ai tuoi obiettivi di lungo periodo.
  • Diversifica il tuo portafoglio: investi in diversi settori, aree geografiche, valute e tipologie di strumenti, per ridurre il rischio e aumentare le opportunità.
  • Integra gli investimenti in un’unica soluzione con quelli con acquisti graduali: usa i piani di accumulo, specie quando il mercato azionario scende, per abbassare il costo medio dei tuoi investimenti.
  • Ribilancia il tuo portafoglio periodicamente: verifica che la composizione del tuo portafoglio sia ancora in linea con il tuo profilo di rischio e i tuoi obiettivi, e apporta le modifiche necessarie.
  • L’emotività incide per l’80% sull’andamento dei tuoi investimenti: cerca di avere un atteggiamento razionale e non lasciarti influenzare dalle emozioni.
  • L’euforia è una cattiva compagna: fai attenzione quando il mercato azionario cresce, non lasciarti trascinare dall’ottimismo eccessivo e mantieni la prudenza.
  • Disinvestire? Sì, ma con criterio e solo quando i rendimenti sono positivi: non vendere a perdere, ma cogli i momenti favorevoli per realizzare i tuoi guadagni e reinvestirli in modo più efficiente.
  • Non cedere alle mode del momento: non seguire acriticamente le tendenze del mercato, ma fai delle scelte consapevoli e basate sui tuoi bisogni personali.
  • Chiedi sempre l’aiuto di un professionista: il “fai da te” non paga mai, affidati a un consulente finanziario qualificato e competente che possa guidarti nella pianificazione finanziaria.

Ovviamente queste sono solo alcune delle regole che devi seguire per una corretta gestione dei tuoi risparmi. Devi anche valutare il tuo profilo di rischio e selezionare gli strumenti più adatti alle tue aspettative.

Silvio Venieri

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